Trattamento cognitivo-comportamentale del dolore cronico

Febbraio 10, 2014

La presa in carico più efficace  per il  paziente affetto da dolore cronico è multidisciplinare, prevede più figure professionali con competenze differenti che lavorano in equipe in modo da affrontare tutti gli aspetti legati alla patologia.

Nel trattamento del dolore utilizzo un approccio cognitivo-comportamentale, le linee guida Nazionali ed Internazionali lo indicano per una molteplicità di disturbi come quello di prima scelta , con o senza il farmaco.

Il  protocollo che uso  ha come obiettivi:  aumentare la  compliance del paziente, migliorare la qualità di vita contrastando l’insorgenza di atteggiamenti ansioso-depressivi che inevitabilmente accompagnano la sintomatologia    dolorosa cronica, ottenere una diminuzione nella percezione soggettiva del dolore e quindi un minor consumo/abuso di farmaci analgesici e  raggiungere il massimo livello di prestazionalità funzionale del paziente, compatibilmente con la patologia di base.

Il protocollo prevede  una valutazione diagnostica tramite colloqui ed eventuale somministrazione di test per poter mettere a punto un piano di trattamento personalizzato e legato ai bisogni ed alle caratteristiche dei singoli pazienti. Fra i vari contenuti affrontati successivamente : psicoeducazione al dolore, tecniche di gestione del dolore (cognitive e comportamentali) , apprendimento abilità di fronteggia mento del dolore etc.

 

Emdr 

Oltre al protocollo cognitivo comportamentale applico al trattamento del dolore cronico il metodo EMDR. Questo metodo, descritto per la prima volta da Francine Shapiro nel 1989 come cura dei ricordi traumatici, è stato nel corso del tempo perfezionato ed applicato a molti disturbi psicologici.

L’EMDR è un approccio incentrato sul paziente che facilita il meccanismo di autoguarigione, stimolando l’elaborazione delle informazioni nel suo cervello. L’EMDR sembra avere un effetto diretto sull’attività cerebrale e utilizza il processo che avviene naturalmente durante i sogni o il sonno REM (Rapid Eye Movement).

Vari studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR, nella terapia del disturbo da stress post-traumatico , fobie, attacchi di panico, ansia da prestazioni sul lavoro, traumi nei bambini e riduzione dei dolori cronici .

E’ possibile, infatti, lavorare direttamente sul dolore inteso come sintomo, sugli scenari futuri connotati negativamente dalla paziente,  frequentemente connessi alla percezione del dolore stesso.

Diversi ricercatori hanno riscontrato esiti positivi per la terapia  nel trattamento del dolore dell’arto fantasma.

Le osservazioni che hanno valutato questa categoria di pazienti, hanno osservato effetti positivi dovuti dall’eliminazione completa oppure da una riduzione sostanziale delle sensazioni dolorose.

Da 2 a 9 sedute di terapia EMDR si sono rivelate sufficienti per l’eliminazione definitiva e/o una riduzione del dolore a livelli tollerabili.

Inoltre, in alcune ricerche-studio la terapia EMDR è stata valutata salutare nel trattamento delle emicranie.

 

 

Dott.ssa Paola Fanti
Psicologa-Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale
Terapeuta EMDR

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