Horizontal® Therapy

Nel vasto ambito di proposte legate all’utilizzo della corrente elettrica a scopo terapeutico, HT rappresenta un’offerta potenzialmente valida per il trattamento di numerose patologie di tipo cronico e infiammatorio.

L’Horizontal® Therapy favorisce e sostiene la regolazione dei processi naturali del corpo. La particolarità della terapia consiste nella simultanea combinazione di diversi effetti biofisici nello stesso tessuto. Questa combinazione, permette di ottenere dei risultati più immediati e, duraturi nel tempo, oppure di ottenere risultati terapeutici anche con patologie, dove altre forme di elettroterapia non hanno raggiunto nessun miglioramento o, in alcuni casi, hanno portato a peggioramento della sintomatologia.

Uno studio eseguito su pazienti affetti da gonartrosi evidenzia come nei pazienti trattati con Horizontal® Therapy ci sia una sospensione completa di farmaci antiinfiammatori e antidolorifici.

 

Il Dott. Achim Hansjürgens sviluppò un concetto che classifica tutte le forme di correnti elettriche attualmente disponibili, secondo i loro effetti terapeutici. Questo concetto di classificazione, chiamato EDT (Electric Differential Therapy), offre agli utenti le nozioni necessarie per scegliere la forma di terapia più adatta. Il Dott. Hansjürgens individuò essenzialmente due classi di effetti nell’elettromedicina: la classe stimolatoria (effetti bioelettrici) e la classe non-stimolatoria (effetti biochimici).

La classe stimolatoria, rappresenta tutte le forme di terapie che stimolano tra 1 e 1000 pulsazioni (Hertz) al secondo. In questo range di basse frequenze l’intensità della corrente elettrica viene incrementata e decrementata per ottenere l’effetto desiderato. Questi effetti sono considerati bioelettrici, in quanto, generano potenziali d’azione nelle cellule. È definito potenziale d’azione una propria risposta, emanata dalle cellule, quando le eccitiamo con stimoli elettrici. I potenziali d’azione possono essere generati solamente quando l’intensità elettrica riesce a fornire alla cellula l’energia sufficiente per facilitare un’azione. Questo concetto implica che ci sia una soglia, o livello di energia da superare, per generare o far scattare un potenziale d’azione. I vari effetti terapeutici bioelettrici si raggiungono cambiando la frequenza di stimolazione al secondo. Imitando il funzionamento naturale del sistema nervo simpatico, sappiamo che con 10 Hz si crea una vasocostrizione e affaticandolo con 100 Hz si crea una vasodilatazione.

Nella classe non-stimolatoria (effetti biochimici) sono rappresentati gli effetti che riusciamo ad ottenere con frequenze medie: tra 1.000 a 300.000 (Hz) pulsazioni al secondo, lasciando l’intensità elettrica costante. Una varietà di effetti terapeutici a livello cellulare (azioni biochimiche) si sviluppano creando movimenti a scuotimento, a torsione e a oscillazione di particelle mobili e non mobili, in cellule e in tessuti cellulari eccitabili e non eccitabili.

 

La terapia ideale è una combinazione simultanea degli effetti biochimici e bioelettrici.

 

L’ Horizontal® Therapy si basa sulla premessa che ogni cambiamento bioelettrico nei tessuti vivi è strettamente legato a cambiamenti biochimici e viceversa. Le cellule sono per loro natura bioelettriche e biochimiche; esse agiscono combinando entrambi gli stati per produrre differenti effetti. Basandoci sulla naturale interdipendenza di queste due caratteristiche nei tessuti vivi, la Horizontal® Therapy accresce l’effetto terapeutico e perciò produce un risultato nettamente migliore nel trattamento.

Come lavora

A differenza delle varie forme di elettroterapia tradizionale, l’Horizontal® Therapy è in grado di combinare simultaneamente tutti i meccanismi di azione, superando orizzontalmente la soglia di stimolazione.

L’Horizontal® Therapy utilizza un’impostazione dell’intensità elettrica costante, con frequenze della classe biochimica (sopra 1000 Hertz). Col crescere della frequenza deve aumentare in misura eguale anche l’intensità per raggiungere un effetto fisiologico. L’Horizontal® Therapy sfrutta questo concetto tenendo costante l’intensità elettrica e modificando solo la frequenza. Gli effetti bioelettrici vengono quindi prodotti creando potenziali d’azione. Gli effetti biochimici vengono raggiunti mantenendo costante l’intensità.

Ciò rende possibile il raggiungimento di ambo gli effetti contemporaneamente:

Correnti con effetti bioelettrici (stimolatori)

Correnti con effetti biochimici (non-stimolatori)

In base a queste considerazioni questa innovativa forma terapeutica si può definire GLOBALE e il suo impiego trova riscontro nelle applicazioni terapeutiche legate agli scompensi organici in generale con sintomatologia dolorosa.

Trattamento strumentale pre-manipolativo

Grazie all’Horizontal® Therapy è possibile effettuare un trattamento preparatorio all’intervento manuale allo scopo di ottenere un miorilassamento specifico ed una facilitazione all’atto manipolativo mirato e senza conseguenze sul delicato equilibrio neuro-recettoriale del tessuto da trattare.

Trovano particolare indicazione i soggetti iperalgici, quelli con patologia datata, pazienti che presentano contratture irriducibili.

Ad ogni terapia può essere abbinato un trattamento “TOTAL BODY” che dona una sensazione di rilassamento e benessere unici soprattutto in patologie che presentano una sintomatologia generalizzata a tutto il corpo. Ricordiamoci che non siamo un insieme di “pezzi” ma un corpo unico e indivisibile.

Inoltre, con qualsiasi programma terapeutico della Horizontal®Therapy è sempre possibile fare simultaneamente al trattamento locale anche una ionoforesi.

La “ionoforesi non-polare” sfrutta gli effetti dovuti allo scuotimento di particelle cariche prodotte da campi elettrici alternati. Si chiama “non-polare” perché si può distribuire il farmaco, indipendentemente della sua polarità, anche su diversi elettrodi, cosa non possibile nella ionoforesi tradizionale. L’efficacia della ionoforesi non-polare si basa sull’accelerazione di processi di diffusione tramite correnti elettriche alternate.

Proprietà terapeutiche

– Aumento della probabilità d’incontro tra enzima e substrato con miglioramento dei processi metabolici che a sua volta porta ad una distribuzione dei mediatori del dolore con riduzione dell’infiammazione (effetto scuotimento);

– Miglioramento dell’apporto di sangue a livello locale;

– Riduzione dell’edema

– Velocizzazione del processo di cicatrizzazione delle ferite;

– Riduzione del dolore a livello tissutale grazie alla dispersione e alla minor concentrazione dei recettori locali del dolore e dello stato infiammatorio;

– Effetto terapeutico immediato sotto forma di blocco della conduzione dei nervi periferici, prodotto dalla depolarizzazione reversibile permanente;

– Sopravvivenza dell’effetto analgesico centrale;

– Sopravvivenza ritardata dell’effetto terapeutico con conseguente riduzione degli edemi, ed attività analgesica periferica e centrale, attraverso la stimolazione del rilascio di endorfine del sistema nervoso centrale;

– Effetto analgesico dato dalle medie frequenze in quanto agiscono sui recettori nocicettivi dei tessuti e bloccano la conduzione degli stimoli nocicettivi; per questo motivo è possibile ottenere una sensibile diminuzione o la completa eliminazione delle reazioni periferiche dolorose;

– Riduzione dell’ipertono muscolare;

– Lenimento del dolore cronico e acuto dovuto a malattie o disfunzion;

– Ottima tollerabilità, infatti il trattamento è assolutamente indolore e piacevole;

– Aiuta a riportare i livelli ormonali nei parametri naturali;

– Riduzione o sostituzione di una terapia farmacologica, soprattutto in quei casi in cui il paziente non gradisca farmaci o non li tolleri.

Le patologie più importanti

Si riscontrano migliori risultati in problematiche come:

– l’artrosi e artriti;

– la spondiloartrosi;

– le sindromi radicolari e le neuropatie periferiche sensitive e motorie;

– trattamento del dolore da crollo vertebrale dovuto all’osteoporosi;

– traumi sportivi;

– l’osteoporosi;

– la fibromialgia;

– il dolore post-operatorio: non provocando alcun riscaldamento su chiodi, viti, placche metalliche e protesi, la loro presenza non determina una controindicazione;

– ipertono muscolare resistente;

– dolore acuto e dolore cronico;

– le patologie muscolari e tendinee, acute e croniche;

– vestibolodinia (in corso di studio ma ad oggi già ottimi risultati)