Sindrome del Dolore Cronico Pelvico maschile: le problematiche legate all’ipertono muscolare

Gennaio 23, 2019

Il pavimento pelvico può essere considerato come una losanga che chiude inferiormente il bacino. E’ delimitato anteriormente dalla sinfisi pubica, posteriormente da sacro e coccige e lateralmente dalle tuberosità ischiatiche (le ossa che sentiamo quando ci sediamo sulle superfici dure).

Questa zona del corpo è formata da diversi muscoli, fascie e legamenti, ancorati ad una struttura ossea, chiamata cingolo pelvico. Queste strutture presentano funzione statica e dinamica e mantengono la normale funzionalità pelvica attraverso contrazioni e rilassamenti.

Le funzioni principale del perineo sono:

  • mantenimento della statica pelvica
  • controllo viscerale (minzione, coito e defecazione)
  • partecipazione attiva alla funzionalità deambulatoria
  • mantenimento di una postura ottimale.

Per le funzioni appena elencate, è facile comprendere come una alterazione della normale attività della muscolatura perineale possa inficiare le normali attività organiche, causando, esempio, un alterazione posturale che porterà a sua volta a dispendio energetico importante con eventuali sindromi da stanchezza cronica e/o sindrome dolorose.

 

A livello anatomico il pavimento pelvico viene attraversato da tre fori: uno anteriore per il passaggio dei vasi sanguigni del pene, uno medio attraverso il quale passa l’uretra e uno posteriore attraverso il quale passa il canale anale.

A livello inferiore è situata la prostata, ghiandola sessuale maschile delle dimensioni di una noce, collocata sotto la vescica, davanti al retto, dietro la sinfisi pubica e sopra al pavimento pelvico.

Per quanto detto, una alterazione della funzionalità dei muscoli del pavimento pelvico, verso l’eccessivo tono muscolare, può originare sintomatologie importanti come:

Sindrome del Dolore Cronico Pelvico

Sintomi urologici

Sintomi da disfunzione sessuale

 

LE CAUSE

La sindrome del dolore cronico pelvico può essere determinata da diverse problematiche come prostatiti recidivanti, traumi perineali, alterazioni posturali, movimenti ripetitivi sbagliati, eccessivo stress e forti tensioni emotive

L’alterazione fisiopatologica comune che sottende  alla sintomatologia è un aumento della tensione dei muscoli del pavimento pelvico volontaria e non.

Si ritiene che il dolore nella CPPS sia caratterizzato da un crampo o uno spasmo cronico della muscolatura del pavimento pelvico che porta all’ischemia e quindi ad un ridotto apporto di ossigeno tra le cellule muscolari. Il ridotto apporto di ossigeno conseguente all’ischemia comporta un metabolismo  anaerobico  con una serie di eventi a cascata:  pH intercellulare acido (pro-infiammatorio), accumulo di rifiuti tossici, infiltrazione linfocitaria e liberazione di sostanze vasoattive (colchicine) che irritano le terminazioni nervose vicine alle fibrocellule muscolari dando inizio ad un piccolo nucleo infiammatorio (trigger e/o tender point) responsabile dell’irritazione delle fibre nervose con l’innesco di un dolore cronico, viraggio di dolore da nocicettivo a neuropatico.

L’ipertono muscolare compromette il normale funzionamento dei  rami nervosi che passano tra questi muscoli, con conseguenti sintomi neuropatici a carico dell’uretra prostatica e del canale anale.

La valutazione viene eseguita attraverso una adeguata e accurata anamnesi ed un esame obiettivo che hanno come scopo quello di valutare una eventuale alterazione a carico della muscolatura del pavimento pelvico. Il riscontro principale sarà la presenza di trigger points valutabili attraverso la digitopessione di zone interne e esterne al pavimento pelvico che evocheranno dolorabilità anche molto intensa.

 

TRATTAMENTO

Il trattamento è individualizzato al paziente in  base al paziente ed alla sintomatologia presentata.

Importanti sono le modificazioni comportamentali e dello stile di vita (abitudini alimentari, minzionali, di abbigliamento, irregolarità dell’intestino, postura ed attività ginnico-sportive scorrette).

La riabilitazione del pavimento pelvico risulta essenziale in questo tipo di pazienti perché si possa ridurre l’eccesso di tono muscolare attraverso:

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